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Separazione Giudiziale dei Coniugi e Addebito
In caso di mancato accordo, su istanza di uno o di entrambi i coniugi, a seguito di fatti che rendono intollerabili il protrarsi della convivenza e rechino grave pregiudizio all’educazione dei figli vi è il diritto di chiedere la separazione giudiziale. Si tratta di un vero e proprio contenzioso tra le parti davanti le competenti Autorità Giudiziarie.
Consulenza psicologica e richiesta di Addebito della Separazione Giudiziale
La separazione giudiziale può essere richiesta anche con addebito all’altro coniuge. L’addebito ha lo scopo di dichiarare responsabile della fine del matrimonio il coniuge che, con il suo comportamento doloso o colposo, ne ha causato il fallimento. Per comportamento doloso o colposo si intende un comportamento contrario ai doveri coniugali quali:
- obbligo di fedeltà ovvero adulterio;
- obbligo di coabitazione ovvero abbandono del tetto coniugale;
- mancata assistenza morale e materiale;
- mancata collaborazione ai bisogni del nucleo familiare;
- violenza psicologica;
- violenza fisica.

Cosa comporta la richiesta di addebito della separazione e quali conseguenze produce per il coniuge cui è stata riconosciuta la colpa della separazione
Uno dei coniugi può richiedere al giudice di accertare che la crisi del vincolo coniugale è stata determinata dal comportamento dell’altro. L’addebito della separazione determina conseguenze patrimoniali rilevanti in capo al coniuge a cui è addebitata la separazione. Alcune di queste conseguenze a carico del coniuge cui è stata addebitata la colpa della separazione sono:
- perdita dell’assegno di mantenimento;
- perdita dei diritti di successione inerenti allo stato coniugale;
- perdita del diritto alla pensione di reversibilità e di altre indennità e prestazioni previdenziali riconosciute al coniuge defunto.
È bene sottolineare che ai fini dell’addebito della separazione, un buon avvocato di diritto di famiglia deve provare che la violazione degli obblighi matrimoniali individuata sia antecedente alla domanda di separazione e che tale violazione degli obblighi suscita un rapporto di causa effetto tra la violazione e la sopravvenuta intollerabilità alla convivenza.
In ogni caso, per la separazione giudiziale non è necessario che sussista la responsabilità della fine del rapporto coniugale e l’addebito individuato a carico di uno dei coniugi. Si può richiedere la separazione giudiziale anche solo quando i coniugi non riescono a raggiungere un’intesa condivisa sulle condizioni di separazione.
La causa per separazione giudiziale si conclude al termine del giudizio con una sentenza emessa dal Tribunale di competenza.
Consulenza psicologica nelle procedure di separazione e divorzio, calendario per l’affidamento condiviso, diritto di visita, test capacità genitoriale
In ogni caso lo Studio Legale Sagone, si avvale di professionisti psicoterapeuti che sostengono ed assistono il cliente per affrontare l’ansia da separazione dal coniuge o, peggio, traumi in caso di violenza fisica e psicologica ai danni del coniuge o dei figli. Gli psicologi guidano e indirizzano il cliente nell’individuazione e svolgimento del corretto ruolo di genitore durante e dopo la separazione, e nella gestione dell’ex rapporto di coniugio in tutto l’iter della separazione.
Inoltre, se richiesto, affiancano la coppia nelle dinamiche familiari aiutando gli ex coniugi nei casi di nuova convivenza, a raggiungere un buon equilibrio nella redazione del calendario di affidamento condiviso, possono essere nominati come consulenti tecnici di parte cd. (CTP) nelle perizie sulla capacità genitoriale disposta dal Tribunale, partecipando con il coniuge/genitore alla consulenza tecnica d’ufficio (cd. CTU) decisa dal Giudice.
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