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Non solo Eredi. Impugnazione del testamento per i Successibili. Come funziona

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L’impugnazione del testamento è un diritto riconosciuto in casi particolari ed è, chiaramente, un diritto molto delicato perché investe interessi patrimoniali sui quali possono avanzare pretese e rivendicazioni soggetti successibili, ovvero che possono rivendicare il diritto alla successione al patrimonio ereditario, anche relativamente lontani da chi ha redatto testamento.

 

Chi può succedere al patrimonio in caso di assenza di eredi legittimi

 

Nell’esperienza di un avvocato esperto nel diritto successorio può accadere di avere in esame casi in cui gli eredi non sono diretti discendenti del testatore. Più è lontana la linea successoria, più sfumato e ambiguo diventa il diritto dei presunti successibili ad entrare in possesso del patrimonio ereditario. Sono casi sempre più frequenti anche quelli in cui gli eredi sono fratellastri e condividono uno solo dei genitori.

Successione Testamentaria. L’ordinanza n. 25077 del 9 novembre 2020 con cui la Suprema Corte è tornata su alcuni aspetti fondamentali dell’istituto

 

La norma afferma che il successibile che rivendica il patrimonio testamentario deve dimostrare l’assenza di altre persone che potrebbero precederlo nella successione. Ma l’Ordinanza della Corte Suprema ha rivisto questo principio assunto in un singolare caso, per il quale è stata chiamata ad esprimersi.

Il caso della signora che ha impugnato il testamento olografo di un signore del quale si professa lontana parente.

 

Il caso è quello di una donna che ha impugnato il testamento olografo di un “lontano” zio, perché non c’era la data. Il diritto successorio era stato rivendicato in quanto lontana discendente del testatore in linea materna. Ma in entrambi i gradi di giudizio il Tribunale ha negato il suo interesse ad impugnare, perché non era stata in grado di dimostrare l’assenza di altri soggetti successibili in linea paterna. Ovvero, in dipendenza della mancata prova della non esistenza in vita di altri eredi legittimi per linea paterna, di grado poziore. In pratica, la donna non sapeva e non è stata in grado di dimostrare con prova documentale certa, l’inesistenza di altri nipoti del testatore. Secondo il Tribunale, per impugnare il testamento del lontano zio avrebbe dovuto dimostrarne che non c’erano altri nipoti eredi legittimi nella linea successoria paterna.

La nullità e l’annullabilità del testamento. 2 azioni che la Cassazione riconosce per chiunque abbia interesse successorio

 

Il motivo del contendere è scaturito dalla circostanza che la donna ha chiesto l’annullabilità del testamento per mancanza di data. A prescindere dal fatto che la donna possa essere stata riconosciuta erede legittima o meno, è bene ricordare che l’azione di impugnativa del testamento di nullita’ o di annullabilita’ non compete solo all’erede, ma a chiunque abbia interesse.

Chi afferma di essere successibile nel patrimonio del testatore deve dare prova del rapporto di parentela e dell’inesistenza in vita di altri cugini, zii o nipoti del testatore.

 

E’ vero, dice la Cassazione, che chi avanza il diritto di successione nel patrimonio di un testatore deve fornire la prova di lontana parentela e quella di essere l’unico erede in linea successoria. Ma è vero anche che la prova può essere presunta e desumibile senza che vi siano termini di certezza, essendo sufficiente la prova della evidente probabilità di inesistenza di successibili di grado poziore. Secondo la Cassazione, i 2 elementi, la richiesta di nullità per l’assenza della data nel testamento olografo, un diritto che non spetta solo all’erede ma a chiunque abbia interesse, e di riflesso la domanda di riconoscimento della qualità di erede induce la Corte ad affermare il principio di diritto secondo cui «l’interesse del successibile ex lege a impugnare il testamento non può essere negato in forza della considerazione, teorica e astratta, che potrebbero esistere altri successibili. L’interesse del successibile potrebbe essere disconosciuto solo in presenza di un chiamato “noto” che lo preceda nell’ordine successorio

 

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