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Le liti tra fratelli per l’eredità. A volte mascherano il dolore della perdita

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All’interno delle famiglie capita spesso che nascano dei conflitti a seguito della divisione dell’eredità. Questo non avviene solo in famiglie nelle quali sono presenti relazioni disfunzionali, ma anche nelle famiglie apparentemente più unite e solidali. 

In questo articolo si vuole provare a ragionare su quanto la reazione al lutto comporti anche differenti dinamiche familiari legate alla successione e all’eredità e quanto questo aspetto possa determinare il sereno sviluppo delle dinamiche legali e giuridiche connesse alle norme che regolano la distribuzione tra gli eredi del patrimonio successorio.

 

L’esperienza del lutto nello sviluppo delle dinamiche di successione ereditaria

 

L’esperienza del lutto è comune alla maggior parte delle persone e comporta reazioni differenti da individuo a individuo. Il lutto, in psicologia, è stato studiato da diversi autori a partire da Freud che in Lutto e Melanconia (1915) lo definisce come un insieme di reazioni emotive e affettive a un’esperienza di perdita. Bowlby, psicoanalista britannico, si concentra sulla perdita della figura di attaccamento. In psicologia si identificano con il costrutto del lutto tutti i forti sentimenti e stati mentali scaturiti dalla scomparsa di un genitore, che per un individuo può essere un’esperienza molto angosciante che può portare alla sensazione di perdita di controllo, di sicurezza e di possibilità di esplorare il mondo. 

Tuttavia, un buon attaccamento nell’infanzia, una relazione positiva con i genitori sufficientemente sana da essere riuscita a rendere l’individuo autonomo, possono accelerare l’elaborazione del lutto nell’adulto permettendo più facilmente alla persona l’accesso al pensiero simbolico, nel quale mantenere il legame attraverso i ricordi ed essere capace di investire in nuove relazioni.  

 

I contesti familiari nei quali a seguito di un lutto si scatenano dinamiche conflittuali legate all’Eredità e al patrimonio del de cuius

 

Capita spesso che, a seguito di lutti molto dolorosi, i parenti più stretti soggetti dell’asse ereditario del defunto, litigano per le questioni legate al patrimonio successorio ereditario. In alcuni casi le dinamiche sono scatenate dagli aspetti caratteriali dei singoli soggetti, riconducibili a sentimenti negativi quali invidia, avidità o egoismo. Tuttavia, le dinamiche conflittuali possono scatenarsi anche in contesti familiari normalmente stabili. Può capitare, specialmente quando sono presenti fratelli unilaterali, germani o adottivi, che non venga riconosciuta del tutto la legittimità dell’eredità e che emergano conflitti spiacevoli e molto dolorosi.  

 

Ecco come gli aspetti psicologici del lutto influenzano le dinamiche del diritto successorio per l’eredità

 

Il diritto ereditario esiste proprio per tutelare i diritti legati al patrimonio ereditario di ogni individuo. Tuttavia, è importante capire perché capita che anche fratelli e sorelle che andavano d’accordo fino a prima del decesso dell’ascendente, entrino in dinamiche scorrette, conflittuali e dolorose.

Collego questo aspetto al lutto perché si può ipotizzare che qualche volta il conflitto per l’eredità nasconde il dolore della perdita e può diventare un modo per distrarsi. Quando i conflitti nascono da persone che non avremmo mai potuto immaginare siano così attaccate al denaro, sempre generose e disponibili per gli altri, ecco che forse siamo di fronte ad una difficoltà di elaborare il lutto, di stare nel dolore, di pazientare nella tristezza e nell’angoscia di morte. 

In questi casi l’aspetto più importante è fermarsi a pensare, comunicare con i fratelli il dolore per la scomparsa e occuparsi con calma dell’eredità seguendo le norme che la regolano e senza creare confusione. 

Tuttavia, quando i conflitti sono tanto elevati da creare delle vere rotture nella famiglia è probabile che i motivi siano più profondi e ancestrali.  Le ostilità tra fratelli, infatti, raramente insorgono in età adulta e quando questo avviene, sono spesso il frutto della riattivazione di vecchie ferite.  

In questi casi, è utile ascoltare sé stessi e gli altri e darsi il tempo per affrontare le difficoltà senza bisogno di entrare in conflitti estremamente aggressivi e che rischiano di sfociare in rotture familiari, proprio nei momenti in cui, come a seguito di un lutto, per tutti sarebbe importare sentire la vicinanza delle persone care, l’affetto e l’amore della propria famiglia. 

È importante imparare che parlare della morte e stare a contatto con il dolore è possibile anche dentro lo studio di un avvocato interpellato per la tutela dei diritti sul patrimonio ereditario. In questo modo sarà più semplice affidarsi alla legge e al professionista avvocato esperto in successioni ereditarie e affrontare in modo più sereno le procedure burocratiche e gli impegni legati alla partizione ereditaria con i propri fratelli e sorelle.   

Ogni situazione è a sé stante e meriterebbe un approfondimento individualizzato. Durante i momenti difficili, di maggior tristezza e che portano a conflitti con le persone che amiamo di più, sarebbe importante rivolgersi ad un professionista psicologo per esplorare le dinamiche interne che muovono le nostre reazioni e i nostri comportamenti quando ci relazioniamo con gli altri, al fine di vivere anche i momenti di vita più faticosi con maggiore consapevolezza ed armonia. Per questo in studio abbiamo attivato anche questo servizio di assistenza psicologica, riconducibile alle dinamiche legali del processo ereditario per la ripartizione dell’eredità legittima tra fratelli e non soltanto.



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