Home » Consulenza Legale Eredità Successione Trust

Table of Contents

Consulenza Avvocato Successione Eredità

Consulenza legale eredità e successioni a Torino e Rivoli

Lo Studio Legale Sagone a Torino e Rivoli fornisce assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto successorio ed eredità. Le azioni in materia di eredità e successioni per le quali può essere richiesta l’assistenza legale di un avvocato sono:

La successione ereditaria è l’insieme delle norme del Codice Civile che disciplinano il trasferimento del patrimonio — attivo e passivo — di una persona deceduta ai suoi eredi, sia in base alla volontà lasciata (testamento), sia secondo la legge in sua assenza. In Italia, si apre al momento della morte del de cuius, nel luogo del suo ultimo domicilio

Tipi principali di successione: legittima, testamentaria, necessaria

  • Successione legittima: si applica quando il defunto non ha lasciato testamento valido, o ne ha redatto uno che non dispone dell’intero patrimonio. In questo caso, la legge stabilisce chi eredita e in quale proporzione
  • Successione testamentaria: avviene quando il defunto ha lasciato un testamento valido che indica gli eredi e la ripartizione dei beni, sempre nel rispetto delle quote riservate per legge
  • Successione necessaria: tutela i legittimari (coniuge, figli, e, solo in assenza di questi, ascendenti), garantendo loro una quota minima del patrimonio anche se il testamento li esclude
  • Successione eredità digitale: è ancora poco chiaro il quadro normativo che riguarda la successione dell’eredità digitale, costituita da beni dematerializzati.

Successione ereditaria e gestione del patrimonio ereditato

Sono eredi legittimi nell’ordine:

  • figli;
  • coniuge;
  • genitori;
  • fratelli e sorelle;
  • parenti fino al sesto grado.

Il coniuge, i figli e i genitori sono comunque sempre titolari di una quota legittima dell’eredità, anche nel caso il patrimonio sia oggetto di un testamento olografo o notarile.

Quote ereditarie e tabella schematica

Fornire una rappresentazione visiva delle quote previste in diversi scenari:

  • Coniuge + figli: al coniuge spetta normalmente 1/3 (se più figli) o 1/2 (se un solo figlio); i figli si dividono il resto
  • Solo ascendenti o soli fratelli: se non ci sono discendenti o coniuge, gli ascendenti o collaterali ereditano secondo regole di grado e rappresentazione
  • Coniuge + ascendenti: di solito, al coniuge va metà e un quarto agli ascendenti (selezionati annualmente tra genitori o altri legittimari)
ScenarioQuote
Coniuge + 1 figlioConiuge: 1/2 · Figlio: 1/2
Coniuge + più figliConiuge: 1/3 · Figli: 2/3 (divisi)
Solo coniugeConiuge: 100%
Solo ascendentiAscendenti: 100% (divisi secondo grado)
Coniuge + ascendentiConiuge: 1/2 · Ascendenti: 1/2

 

Patrimonio ereditario e le principali questioni connesse all’eredità

Successione necessaria e diritti dei legittimari (chi sono i legittimari)

I legittimari sono persone a cui la legge riserva una quota minima obbligatoria del patrimonio del defunto: coniuge, figli, e – in assenza di figliascendenti Quote riserva legittimaria:

  • Figlio unico → 1/2 del patrimonio
  • Più figli → 2/3 complessivi, suddivisi equamente
  • Solo ascendenti → 1/3 del patrimonio
  • Coniuge + un figlio → Coniuge: 1/3 · Figlio: 1/3
  • Coniuge + più figli → Coniuge: 1/4 · Figli: 1/2
  • Coniuge + ascendenti → Coniuge: 1/2 · Ascendenti: 1/4

Se il testamento lesiona queste quote, i legittimari possono intraprendere un’azione di riduzione per reintegrare la loro porzione

Adempimenti e obblighi: dichiarazione di successione (telematica, tempi, sanzioni)

Quando si verifica una successione ereditaria, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data del decesso.

Documenti e adempimenti principali:

  • Dichiarazione telematica obbligatoria
  • Documenti necessari: atto di decesso, dati anagrafici degli eredi, elenco del patrimonio (beni immobili, conti correnti, titoli, ecc.)
  • Tempistiche: sanzioni per omissione o ritardo; controllo automatico dei termini
  • Imposte: calcolo dell’imposta di successione (con franchigie a seconda del grado di parentela)

Lo Studio Legale Sagone fornisce assistenza legale per le procedure di successione, per quelle di donazione e nei casi in cui ci sia l’esigenza di tutela del patrimonio nella successione da una generazione a un’altra o in caso di eredi incapaci di amministrare il patrimonio ereditario.

Compila il Form, esponi il problema, chiedi assistenza per le problematiche connesse alla successione ereditaria

Contatti

Torino

Via G. Balbis 3 CAP 10144


Rivoli (To)
Si riceve per appuntamento

Tel: (+39) 0112766836

Mobile: (+39) 3248482700

Fax: Num. (+39) 011703115

annasagonestudiolegale@gmail.com

Gestione di conflitti e pratiche difficili di successione ereditaria

Schema semplificativo

Erede disabile

L’eredità può essere accettata da amministratore di sostegno o tutore, previa autorizzazione del giudice tutelare

Erede che si rifiuta

Altri eredi possono agire da soli; responsabilità solidale per inadempimenti fiscali

Divisione giudiziale

Richiede mediazione di un avvocato prima del ricorso ufficiale al tribunale

Polizze vita e Pensioni

Escluse dall’asse ereditario; benefici senza imposta di successione

Donazioni

Possibili azioni di riduzione da parte dei legittimari (figli, coniuge, genitori, fratelli, sorelle, parenti 6 grado)

Eredi stranieri

Dichiarazione obbligatoria anche senza codice fiscale; legge applicabile può voler diversa dall’italiana

1 – Successione internazionale con eredi stranieri o residenti all’estero

Le questioni giuridiche connesse all’eredità sono articolate e riguardano diversi aspetti del diritto privato del sistema giuridico italiano. La procedura di successione italiana è molto diversa da quella di altri paesi e nei casi di erede beneficiario non italiano di eredità italiana, o di erede beneficiario italiano di eredità non italiana, le norme da applicare sono diverse.

Applicazione della legge nel caso di successioni internazionali

Con il Regolamento UE n. 650/2012 (entrato in vigore il 17 agosto 2015), la legge applicabile alla successione internazionale è quella del Paese di residenza abituale del defunto, salvo diversa scelta testamentaria. Se la successione è regolata dal diritto italiano, e il defunto aveva vissuto in Italia, la dichiarazione va fatta presso l’ufficio competente della sua ultima residenza in Italia. Se l’ultima residenza non è nota o è all’estero, si presenta presso l’ufficio di Roma specifico

Eredi stranieri privi di codice fiscale

Anche gli eredi residenti all’estero sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione in Italia, sia per i beni in Italia che all’estero, data la territorialità dell’imposta. Se privi di codice fiscale italiano, è possibile sostituirlo con informazioni come nome, data e luogo di nascita, sesso, domicilio fiscale, come previsto dall’Agenzia delle Entrate (Interpello n. 407/2023). Se il chiamato è extra-UE, l’accettazione o la rinuncia può essere formalizzata tramite notaio estero o console italiano, purché vengano poi recepiti in Italia secondo la legge n. 218/1995. I documenti relativi a morte, testamento o procurazioni devono essere tradotti in italiano e legalizzati (tramite apostille o legalizzazione consolare), affinché siano validi in Italia

2 – Erede che si rifiuta di collaborare

  • Anche se un erede si rifiuta di partecipare o firmare, gli altri possono comunque procedere con la dichiarazione di successione. È sufficiente indicare tutti i chiamati, anche quelli inerti o ostili, per rispettare adempimenti e scadenze
  • Il comportamento passivo o attivo di un coerede non vale come rinuncia formale: è necessaria una dichiarazione davanti a notaio o tribunale per essere effettiva
  • In caso di inadempienze o ritardi, l’Agenzia delle Entrate può avviare un accertamento d’ufficio e tutti gli eredi (ad eccezione dei rinuncianti) sono solidalmente responsabili per sanzioni e imposte non pagate.

3 – Divisione giudiziale dell’eredità

  • In caso di disaccordo, la divisione amichevole è preferibile, ma se non si trova accordo è possibile richiedere la divisione giudiziale presso il tribunale competente (luogo dell’ultima residenza o domicilio del defunto)
  • Prima di procedere giudizialmente, è obbligatorio esperire un tentativo di mediazione. Se questo fallisce o non viene tentato, il giudice può sospendere il procedimento e dare un termine per la conciliazione

4 – Beni esclusi dall’eredità

4.1 Polizze vita

    • Le somme erogate da una polizza vita non rientrano nell’eredità: costituiscono un diritto contrattuale diretto del beneficiario e non sono soggette alla tassazione successoria. La Cassazione, nella sentenza n. 26606/2016, ha confermato che il capitale delle polizze vita è escluso dall’asse ereditario.

4.2 Pensioni, fondi e strumenti finanziari

    • I fondi pensione e alcuni strumenti finanziari godono di esenzioni specifiche: spesso sono esclusi dalla successione o non assoggettati a imposte. È bene verificare caso per caso: alcune agevolazioni sono previste solo per determinati titoli (es. BTP, fondi comuni familiari).

4.3 Donazioni specifiche

    • Le donazioni eccedenti la quota disponibile del testatore possono essere soggette ad azione di riduzione, esercitabile dai legittimari per reintegrare la loro quota riservata

5 – Erede Disabile

Nel diritto italiano, le persone con disabilità hanno pari diritto a ereditare, ma il sistema prevede tutele aggiuntive per garantire che la loro quota venga preservata e utilizzata al loro beneficio. L’erede con disabilità può essere rappresentato da un tutore o da un amministratore di sostegno autorizzato. È prevista una franchigia fiscale fino a 1,5 milioni € per eredi con disabilità grave. Strumenti come vincoli di destinazione, trust o fondi speciali proteggono il patrimonio e ne garantiscono l’uso esclusivo per la cura del disabile.

  • Eredi disabili: chi può accettare l’eredità per loro: Un disabile può essere nominato erede senza alcuna limitazione. Se incapace di agire da solo, la sua quota può essere accettata da un tutore o da un amministratore di sostegno, previa autorizzazione del Giudice Tutelare
  • Erede Interdetto: Per gli eredi interdetti, l’accettazione dell’eredità è obbligatoria con beneficio di inventario, per proteggere il patrimonio dell’erede da eventuali debiti ereditari. L’amministratore di sostegno può valutare questa opzione con il Giudice Tutelare
  • Agevolazioni Fiscali: Se l’erede è portatore di disabilità grave accertata ai sensi della legge 104/1992, l’imposta di successione si applica solo sulla parte della quota che eccede 1.500.000 €, indipendentemente dal grado di parentela. La legge 112/2016 (nota come “Dopo di Noi”) prevede inoltre esenzioni fiscali per fondi speciali o trust istituiti per persone con disabilità grave, a condizione che lo scopo sia esclusivamente “l’inclusione sociale, la cura e l’assistenza”
  • Strumenti di tutela patrimoniale: Per evitare controversie con altri eredi o garantire che il patrimonio sia realmente impiegato per il benessere del disabile, è possibile utilizzare strumenti legali efficaci come vincolo di destinazione (art. 2645-ter c.c.), che consente di vincolare un bene (es. un immobile) al sostegno del disabile. Il bene risulta così inalienabile e non pignorabile. Anche il Trust o l’istituzione di fondi speciali sono strumenti privati che affidano la gestione del patrimonio a un trustee secondo finalità chiare e tutelanti, spesso agevolati fiscalmente anche grazie alla legge “Dopo di Noi”

Il sostegno psicologico nei casi di conflitto tra gli eredi

La gestione dei conflitti tra gli eredi sul testamento richiede un approccio multidisciplinare che combini competenze legali e supporto psicologico. Lo Studio Legale Sagone si avvale a questo scopo, della collaborazione della dott.ssa Chiara Maddalena.  La mediazione familiare è fondamentale per affrontare le tensioni emotive e i dissidi che spesso emergono in questi contesti. Un mediatore esperto aiuta gli eredi a comunicare efficacemente, favorendo la comprensione reciproca e il raggiungimento di soluzioni condivise.

Il sostegno psicologico è altrettanto cruciale. Uno psicologo esperto in relazioni familiari può facilitare la gestione delle emozioni intense, come rabbia, dolore e risentimento, che possono accompagnare o complicare la successione ereditaria. Questo supporto aiuta gli eredi a elaborare il lutto e a gestire le dinamiche familiari complesse, promuovendo un clima di rispetto e collaborazione.

La collaborazione tra avvocato e psicologo delle relazioni familiari rappresenta un valore aggiunto nei casi di conflitto tra gli eredi. Infatti, l’avvocato fornisce la guida legale necessaria per la corretta interpretazione del testamento e la distribuzione equa dei beni, mentre lo psicologo lavora sulle dinamiche emotive e relazionali. Questa sinergia offre un approccio integrato che non solo risolve i problemi legali ma preserva anche i legami familiari, evitando che i conflitti ereditari lascino cicatrici durature nei rapporti tra i membri della famiglia.

FAQ – Successione con eredi con disabilità

Un erede con disabilità ha diritti particolari nella successione?↓

Sì. L’erede con disabilità ha pari diritti successori e, se riconosciuto con disabilità grave (Legge 104/1992, art. 3, c. 3), beneficia di agevolazioni fiscali dedicate. Se non è capace di agire, opera il rappresentante (tutore o amministratore di sostegno) previa autorizzazione del Giudice Tutelare.

Quali agevolazioni fiscali spettano agli eredi con disabilità grave?↓

È prevista una franchigia sull’imposta di successione pari a 1.500.000 €, applicata prima delle aliquote ordinarie in base al grado di parentela. Restano dovute le imposte ipotecaria e catastale ove previste.

Serve l’autorizzazione del Giudice Tutelare per accettare o rinunciare all’eredità?

Sì. Il tutore o l’amministratore di sostegno possono accettare o rinunciare solo con preventiva autorizzazione del Giudice Tutelare. L’autorizzazione è necessaria anche per la divisione o per promuovere giudizi sulla quota.

L’erede con disabilità deve accettare con beneficio d’inventario?↓

Per incapaci (minori, interdetti, inabilitati e, di regola, beneficiari di amministrazione di sostegno) si usa il beneficio d’inventario per limitare la responsabilità ai beni ereditati e proteggere il patrimonio personale.

Posso usare trust o vincoli di destinazione per tutelare un erede con disabilità?↓

Sì. La Legge 112/2016 (“Dopo di noi”) consente trust, vincoli di destinazione e fondi speciali per garantire inclusione, cura e assistenza del beneficiario con disabilità grave, con specifiche agevolazioni fiscali se rispettano i requisiti.

Cosa conviene predisporre in pratica?↓

Testamento che rispetti le quote di legittima, eventuale trust o vincolo dedicato, documentazione sanitaria, e autorizzazioni del Giudice Tutelare per gli atti successori. Consulenza legale e notarile consigliata.

FAQ – Erede che si rifiuta di fare la successione

Se un erede si rifiuta di fare la successione, gli altri possono procedere?

Sì. La dichiarazione di successione può essere presentata anche da un solo erede, da un chiamato o da un legatario; non serve l’unanimità. L’obbligo è entro 12 mesi dall’apertura della successione (di regola la data del decesso) e la presentazione è telematica.

Chi può presentare la dichiarazione e con quali modalità?

Possono presentarla gli eredi, i chiamati all’eredità, i legatari (o i loro rappresentanti). Si trasmette per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dall’apertura della successione.

Presentare la dichiarazione equivale ad accettare l’eredità?

No. La dichiarazione è un adempimento fiscale e non comporta, da sola, accettazione dell’eredità. L’accettazione è atto distinto (espresso, tacito o con beneficio d’inventario).

Come rinuncia formalmente l’erede che non vuole partecipare?

La rinuncia si fa con dichiarazione formale davanti a notaio o cancelliere del tribunale competente, da inserire nel registro delle successioni (art. 519 c.c.).

Cosa succede se nessuno presenta la successione entro 12 mesi?

Si applicano sanzioni e interessi; è possibile regolarizzare con il ravvedimento operoso. Finché non si presenta, restano bloccati vari adempimenti (volture, ecc.).

Se il conflitto riguarda la divisione dei beni (non la dichiarazione), serve la mediazione?

Sì. Per controversie su divisione ereditaria la mediazione è condizione di procedibilità prima della causa (D.Lgs. 28/2010).

FAQ – Divisione giudiziale

Che cos’è la divisione giudiziale e quando si utilizza?

È il procedimento con cui il giudice scioglie la comunione ereditaria quando gli eredi non trovano un accordo sulla divisione. Può chiederla anche un solo coerede; prima di fare causa è obbligatorio tentare la mediazione.

La mediazione è obbligatoria prima della causa?

Sì. Nelle controversie di divisione e di successioni ereditarie la mediazione è condizione di procedibilità: si deposita domanda presso un organismo nel luogo del giudice competente.

Qual è il giudice competente per la divisione ereditaria?

Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione (foro dell’aperta successione). È un foro speciale per le cause tra coeredi fino alla divisione.

Come si svolge il procedimento di divisione giudiziale?

Si deposita il ricorso con i titoli (testamento, visure, ecc.). Il giudice di regola nomina un CTU per stimare i beni e predisporre un progetto di divisione. Le parti possono fare osservazioni; il giudice approva o modifica il progetto, stabilisce eventuali conguagli e pronuncia la sentenza di divisione.

Cosa accade se i beni non sono comodamente divisibili?

Per gli immobili non comodamente divisibili il giudice può attribuirli per intero a un coerede (di regola quello con quota maggiore) con addebito di conguagli; in mancanza, può disporre la vendita e ripartire il ricavato.

Chi paga spese e tempi: cosa aspettarsi?

FAQ – Eredi stranieri o residenti all’estero

Vivo all’estero: posso presentare la dichiarazione di successione in Italia?

Sì. La dichiarazione si presenta di norma per via telematica. Se il dichiarante residente all’estero è impossibilitato a usare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, è ammessa in via eccezionale la presentazione cartacea.

Gli eredi stranieri devono avere il codice fiscale italiano?

Nella dichiarazione vanno indicati i dati identificativi dei chiamati/eredi. Se il codice fiscale non è ancora attribuito a un non residente, l’obbligo si può assolvere indicando i dati previsti dall’art. 4 del DPR 605/1973 (es. nome, cognome, data e luogo di nascita, sesso, domicilio fiscale). È comunque possibile richiedere il codice fiscale tramite il Consolato competente.

Quale legge si applica se il defunto viveva all’estero?

Per le successioni transfrontaliere nell’UE si applica, di regola, la legge dello Stato della residenza abituale del defunto al momento della morte, salvo scelta nel testamento della legge della propria cittadinanza (Reg. UE 650/2012 – Certificato successorio europeo).

Documenti formati all’estero (certificati, testamenti, procure): come usarli in Italia?

I documenti stranieri devono essere tradotti e, a seconda dei casi, legalizzati o muniti di Apostille (Convenzione dell’Aja 1961). Le modalità variano in base al Paese di provenienza e ai servizi consolari.

Come accettare o rinunciare all’eredità dall’estero?

Le dichiarazioni possono essere rese davanti a un Notaio italiano o al Cancelliere del Tribunale; all’estero è possibile rivolgersi all’Autorità consolare italiana o a un notaio straniero, con atto pubblico conforme e successiva legalizzazione/Apostille. La rinuncia richiede forma solenne; il termine ordinario è di 10 anni dall’apertura della successione.

Qual è l’ufficio competente se il defunto risiedeva (o ha risieduto) in Italia prima di trasferirsi all’estero?

È competente l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate dell’ultima residenza nota in Italia del defunto; in mancanza si seguono le istruzioni operative dell’Agenzia per i casi di residenza estera.

Servizi Legali

La Curatela

Click Here

Amministrazione di Sostegno

Click Here

La Tutela

Click Here

Compila il Form di Contatto

Esponi il tuo caso e richiedi assistenza legale online

Privacy Policy Termini e Condizioni