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Differenze tra Violenza Domestica e Violenza di Genere: Aspetti Psicologici e Tutele Legali

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L’importanza di distinguere tra violenza domestica e violenza di genere

 

Nel dibattito pubblico e giuridico, si tende spesso a confondere i concetti di violenza domestica e violenza di genere, considerandoli erroneamente sinonimi. Distinguere correttamente tra i due fenomeni è fondamentale per garantire alle vittime l’accesso a percorsi di protezione adeguati e mirati.

Differenza tra violenza di genere e violenza domestica. Definizione giuridica e sociale  

 

Definizione di Violenza Domestica

Nel dettaglio, la violenza domestica si verifica all’interno della famiglia e può essere agita da partner, ex partner, genitori, figli, conviventi. Questo tipo di violenza non è legata al genere della vittima o dell’aggressore e può manifestarsi come violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o verbale. La caratteristica centrale della violenza domestica è la dinamica di potere e controllo che si instaura in un contesto di relazione intima o familiare.

Definizione di  Violenza di genere

Invece, la violenza di genere è strettamente legata al genere della vittima ed ha un’origine sociale e culturale. La violenza di genere è esercitata dagli uomini contro le donne, in quanto donne. Comprende fenomeni quali molestie, discriminazioni, aggressioni fisiche o sessuali, stalking, violenza online e violenza economica, anche al di fuori della sfera domestica. Alla base di questo tipo di violenza vi è il desiderio, da parte dell’aggressore, di sottomettere la donna. Quando la violenza è perpetrata dal compagno ed ha come obiettivo quello di mostrare la propria superiorità alla compagna, la violenza di genere rientra all’interno della violenza domestica. Pertanto, i due tipi di violenza possono coesistere.

 

I dati sulla violenza di genere e domestica a Torino

 

A Torino e provincia, nell’ultimo anno, sono stati registrati circa 5.700 casi di violenza di genere e domestica, con una media di 15 casi al giorno. Questi dati includono maltrattamenti, stalking e violenze sessuali, spesso perpetrati sotto gli occhi di figli spaventati e impotenti. Le statistiche evidenziano una crescita delle denunce, anche grazie alla maggiore consapevolezza e al coraggio delle vittime di ribellarsi. Tuttavia, permangono difficoltà nel supporto istituzionale e nella protezione delle vittime. È importante tenere a mente che molte vittime non riconoscono immediatamente di trovarsi in una condizione di abuso. Norme culturali apprese, dinamiche affettive, paura del giudizio, dipendenza economica o emotiva possono contribuire alla tolleranza della violenza e ostacolare la richiesta di aiuto.

 

Conseguenze psicologiche e legali per le vittime di violenza domestica o di genere

 

Sia nelle situazioni di violenza di genere che in quelle di violenza domestica, le vittime possono sviluppare disturbi post-traumatici da stress, ansia, depressione, senso di colpa, vergogna e isolamento sociale. È consigliabile un lavoro di psicoterapia per le vittime di violenza e per gli autori della violenza. 

La psicoterapia può aiutare le vittime a esprimere emozioni represse, come paura, rabbia o vergogna, attraverso un dialogo profondo che permette di esplorare l’inconscio e comprendere i modelli emotivi legati alla relazione abusiva. Inoltre, si concentra sulla ricostruzione dell’identità e dell’autostima, spesso compromesse dalla violenza. Questo può includere il rafforzamento della capacità di stabilire confini emotivi e relazionali sani, facilitando il processo di elaborazione del trauma e aiutando la vittima a integrarlo nella propria narrativa personale senza sentirsi definita da esso. Durante la terapia, il paziente scoprirà anche le proprie risorse per gestire l’ansia, il senso di colpa e altre emozioni, attraverso tecniche terapeutiche come la rielaborazione di esperienze infantili che influenzano le relazioni attuali.

 

La psicoterapia per gli autori della violenza

 

Con gli autori della violenza sarebbe importante svolgere una psicoterapia che abbia come fine ultimo la riduzione del rischio di recidiva. Con questi pazienti, è importante esplorare l’origine psico-emotiva della violenza, spesso radicata in esperienze traumatiche o modelli relazionali disfunzionali. Questo include identificare il ruolo giocato da emozioni come rabbia, senso di inferiorità o bisogno di controllo. È essenziale aiutare l’autore ad assumere pienamente la responsabilità delle sue azioni, riconoscendo l’impatto dei suoi comportamenti sulle vittime. Il percorso terapeutico dovrebbe lavorare sul riconoscimento e sulla gestione delle emozioni, insegnando strategie per affrontare impulsi violenti e rabbiosi. È fondamentale intervenire sui modelli disfunzionali di relazione, favorendo relazioni più sane e non basate su dinamiche di dominio o controllo, garantendo un percorso di terapia prolungato e un monitoraggio costante per prevenire la ricaduta nei comportamenti violenti. L’obiettivo è aiutare il paziente a riconoscere i propri schemi emotivi e comportamentali, esplorando le radici profonde del suo rapporto conflittuale con il femminile. Parallelamente, sarebbe importante lavorare sulla responsabilità delle sue azioni, senza giustificarle, ma comprendendone le origini per prevenire ulteriori episodi di violenza. Sia con le vittime che con gli autori, il focus psicoanalitico mira a scoprire e risolvere le cause profonde che alimentano la violenza o la vulnerabilità ad essa. Un percorso del genere richiede tempo, pazienza e un forte impegno da parte del paziente. 

 

La violenza di genere e domestica in famiglia. I figli, bambini e adolescenti

 

Se il teatro della violenza è la famiglia, un terzo soggetto molto importante da aiutare è un eventuale figlio della coppia. Per un adolescente, la psicoterapia può aiutare a esprimere le proprie emozioni senza sentirsi giudicato, rafforzando il senso di identità e la capacità di affrontare la situazione, evitando che si senta schiacciato o responsabile delle dinamiche familiari. È importante fornire strumenti per riconoscere e gestire emozioni intense come rabbia e tristezza, prevenendo lo sviluppo di modelli comportamentali distruttivi. Per un bambino più piccolo, è necessario predisporre uno spazio pensato per il gioco, dove possa esprimere quello che prova attraverso attività ludiche come il gioco simbolico o il disegno, insieme a un adulto che possa sostenerlo e ricordargli che nulla di quello che accade tra i genitori è una sua responsabilità.

La funzione della psicoterapia in situazioni di violenza domestica e di genere è centrale, sia per le vittime, sia per gli autori dei reati, che per i figli coinvolti. Aiuta ogni membro a elaborare le esperienze traumatiche, riducendo l’impatto psicologico e prevenendo il consolidarsi di disturbi come il PTSD (disturbo da stress post-traumatico), ansia o depressione. Inoltre, permette agli autori di reati di riconoscere e modificare comportamenti dannosi, alle vittime di evitare di perpetuare dinamiche relazionali disfunzionali e ai figli di imparare nuovi modelli relazionali, prevenendo difficoltà nello sviluppo emotivo, relazionale e sociale.

La psicoterapia diventa quindi un percorso essenziale per spezzare il ciclo della violenza e promuovere il benessere psicologico e sociale di tutti i membri della famiglia. È un processo impegnativo, ma straordinariamente trasformativo.

 

Strumenti di tutela legale nei casi di violenza domestica e violenza di genere

 

La legge italiana prevede diverse misure cautelari e protettive a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: 

  • ordine di protezione; 
  • allontanamento d’urgenza del convivente violento; 
  • divieto di avvicinamento; 
  • affidamento esclusivo dei figli. 

Grazie alla Legge n. 69/2019 (“Codice Rosso”), le denunce di violenza domestica e di genere ricevono una corsia preferenziale e devono essere trattate con urgenza.

Oltre alle tutele già previste in ambito familiare, la violenza di genere è riconosciuta anche in contesti pubblici e lavorativi. La normativa italiana e internazionale contempla reati specifici come stalking, revenge porn, molestie sessuali e discriminazioni sulla base del sesso. Le vittime possono accedere al patrocinio gratuito a spese dello Stato e ai servizi di protezione previsti dai centri antiviolenza.

Prevenzione e supporto sociale

 

La prevenzione passa attraverso la sensibilizzazione culturale, l’educazione alla parità di genere e l’accesso a reti territoriali di supporto. Il Comune di Torino ha reso disponibili in una pagina del proprio sito web, l’elenco dei centri antiviolenza e associazioni che collaborano con avvocati, psicologi, forze dell’ordine e assistenti sociali per offrire un aiuto concreto alle vittime.

Conclusione

Comprendere le differenze tra violenza domestica e violenza di genere è fondamentale per offrire risposte efficaci e mirate. Lo Studio Legale Sagone, con sede a Torino, offre consulenze personalizzate e supporto legale alle vittime, affiancando percorsi di uscita dalla violenza con sensibilità e competenza. Compila il modulo ed entra in contatto con lo Studio Legale Sagone

 

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