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La responsabilità civile per assenza affettiva del genitore. Il cd. danno esistenziale da abbandono genitoriale

L’abbandono dei figli da parte di un genitore rappresenta una questione di gravità assoluta, con conseguenze sia in ambito civile che penale, ma soprattutto, con ripercussioni sulla crescita psico-fisica dei figli. Un danno esistenziale che è individuato in relazione al comportamento omissivo del genitore che si disinteressa della vita del figlio. La base normativa è duplice e si fonda su:

  • Art. 147 c.c.: obbligo dei genitori di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli.
  • Art. 2059 c.c.: disciplina il danno non patrimoniale, danno non patrimoniale da mancata relazione genitore figlio, ossia ogni lesione ai diritti inviolabili della persona come il diritto all’affettività, all’identità personale, alla genitorialità.

L’assenza di un genitore si ripercuote negativamente nella quotidianità e nella vita del figlio determinando paure, incertezze, scarsa autostima, incidendo non soltanto nel presente ma per tutta la vita. Su questi elementi il legislatore interviene e, valorizzandoli, prevede il risarcimento dei diritti violati del figlio nei confronti del genitore assente e ne determina la possibile incidenza sull’ammontare del pregiudizio subito. Il danno è, quindi, non patrimoniale e può determinarsi come:

  • esistenziale, se compromette la qualità della vita del figlio sul piano psicologico e relazionale;
  • relazionale, se incide sullo sviluppo dei rapporti affettivi e sociali;
  • identitario, perché l’assenza di un genitore priva il minore di riferimenti fondamentali per la formazione della propria persona.

Violazione obblighi genitoriali e risarcimento del danno da abbandono genitoriale

 

Trattandosi di un danno, sia pure non patrimoniale, il legislatore ha previsto il risarcimento risarcimento del figlio abbandonato dal padre (o dalla madre) per danno esistenziale. Per agire in giudizio e ottenere il risarcimento, il figlio o chi esercita la potestà nei primi anni, deve dimostrare:

  • la violazione di un obbligo giuridico ex art. 147 c.c.;
  • il pregiudizio subito (sofferenza emotiva, difficoltà sociali, senso di abbandono);
  • il nesso causale tra condotta omissiva del genitore e danno.

Il riconoscimento del danno endofamiliare esistenziale genitore figlio si inserisce in una giurisprudenza ormai consolidata, che valorizza il diritto alla relazione familiare come diritto inviolabile della persona. I genitori, come previsto dal Codice civile, hanno l’obbligo di mantenere, educare e supportare i propri figli. Inoltre, nei casi più estremi quando l’abbandono è tale da lasciare i figli in situazioni di grave pericolo, il genitore può essere punito penalmente.

La legge italiana prevede quindi che il figlio abbandonato dal proprio genitore possa richiedere un risarcimento danni, considerato che tale situazione gli ha creato grave disagio non soltanto di carattere economico ma di crescita personale. Si tratta in questi casi di un illecito civile, a cui può conseguire un’azione per risarcimento danni non patrimoniali, ex art. 2059 cod. civ. 

È evidente che affinché sussista tale ipotesi necessita verificare che sia stata violata sin dalla nascita, il diritto di condividere con il genitore “assente” quella relazione filiale che implica non soltanto un rapporto affettivo tra genitore e figlio, ma anche sociale, incidendo fortemente sulla identità personale e relazionale del singolo individuo. È innegabile, infatti, che la famiglia costituisca per un bambino il primo riferimento sociale.  

Il Risarcimento del danno esistenziale. Prova e liquidazione del danno anche senza perizia psicologica

 

Per la Cassazione (V. Cass. Civ. 11097/2020), nel momento in cui il figlio raggiunge la piena consapevolezza della sua sofferenza, la sua autonomia ed il suo distacco dalla situazione pregiudizievole che ha vissuto per l’abbandono del genitore, si trova concretamente nelle condizioni di esercitare il suo diritto risarcitorio. Il danno riconosciuto dalla Cassazione come endofamiliare di un gentorie verso i figli è non patrimoniale e può essere presunto nei casi più gravi di abbandono genitoriale, anche in assenza di perizia psicologica, purché la condotta del genitore emerga come gravemente omissiva e inescusabile.

Il danno può essere liquidato in via:

  • equitativa (art. 1226 c.c.);
  • facendo riferimento, in analogia, alle tabelle del danno da perdita del rapporto parentale, come indicato appunto dalle sentenze sul danno endofamiliare da assenza genitoriale, Cass. 11097/2020.

La quantificazione del danno da abbandono genitoriale potrà essere individuata dal creditore, ma nel caso in cui ciò non sia possibile, sarà il Giudice a provvedervi in via equitativa ricorrendo, anche con i dovuti correttivi, alle tabelle previste per la perdita del rapporto parentale.

 

In conclusione e in sintesi nei casi di danno esistenziale procurato a causa dell’abbandono del figlio da parte di un genitore riassumiamo che:

  • L’abbandono morale e materiale del figlio da parte del genitore costituisce illecito civile risarcibile.
  • La responsabilità è personale e autonoma rispetto alle vicende patrimoniali (assegni di mantenimento, ecc.).
  • Il figlio ha diritto al riconoscimento del danno alla propria personalità, come lesione ai sensi dell’art. 2 Cost.
  • Il riconoscimento giurisprudenziale del danno endofamiliare è ormai consolidato, ma richiede una prova rigorosa e circostanziata del danno subito.

 

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  • Che cos’è il danno endofamiliare da abbandono?

È un danno non patrimoniale che si verifica quando un genitore si sottrae ai propri doveri affettivi, educativi e relazionali, causando una sofferenza psicologica e relazionale al figlio.

  • Il danno endofamiliare si verifica solo con maltrattamenti o anche per assenza del genitore?

Può configurarsi anche in caso di abbandono affettivo o indifferenza prolungata. Non è necessario che vi siano maltrattamenti fisici o verbali: è sufficiente la mancanza ingiustificata di relazione con il figlio.

  • È possibile ottenere un risarcimento se il genitore è stato assente per tutta l’infanzia?

Sì. Se il figlio dimostra la lesione del proprio sviluppo affettivo, sociale o identitario, può chiedere un risarcimento per danno esistenziale causato dall’assenza genitoriale.

  • Serve una perizia psicologica per ottenere il risarcimento?

Non è sempre necessaria. La giurisprudenza ammette la prova per presunzioni, specie nei casi più gravi e documentati. Tuttavia, una relazione psicologica può rafforzare la domanda risarcitoria.

  • Quando inizia a decorrere la prescrizione per chiedere il risarcimento?

Dal momento in cui il figlio, divenuto autonomo, acquisisce piena consapevolezza della sofferenza subita e dei suoi effetti.

  • Anche un genitore può subire danno endofamiliare dall’abbandono del figlio?

Sì, in casi particolari. Ad esempio, se un figlio adulto abbandona totalmente un genitore anziano e non autosufficiente, può sorgere un danno affettivo e relazionale nei rapporti familiari risarcibile.

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