Home » Danno Endofamiliare ed Esistenziale: Cos’è, quando si configura e quali tutele prevede la legge

Danno Endofamiliare ed Esistenziale: Cos’è, quando si configura e quali tutele prevede la legge

Nel contesto delle relazioni familiari, possono verificarsi condotte che, pur avvenendo tra soggetti legati da vincoli affettivi o parentali, causano un pregiudizio ingiusto a uno dei membri. Il diritto civile italiano riconosce in questi casi una figura specifica di illecito denominata “danno endofamiliare“. Si tratta di un danno non derivante da un comportamento penalmente rilevante, come per esempio quello dell’abbandono del figlio da parte di un genitore, ma comunque contrario ai doveri giuridici derivanti dal vincolo familiare o genitoriale. Il concetto di danno endofamiliare si distingue da altre forme di violenza domestica, violenza di genere, violenza psicologica e abuso, ma prevede comunque strumenti di tutela e sostegno a favore della vittima.

Cosa si intende per danno endofamiliare

Il danno endofamiliare è una lesione di diritti soggettivi o interessi giuridicamente rilevanti all’interno della famiglia, derivante dalla violazione dei doveri imposti dagli articoli 143, 144 e 147 del Codice Civile (doveri coniugali e genitoriali). Non si tratta necessariamente di comportamenti violenti, ma anche di omissioni, trascuratezze o atteggiamenti reiterati che ledono la dignità, la libertà o l’equilibrio psicofisico dell’altro familiare.

La differenza tra danno endofamiliare e violenza domestica o violenza di genere

 

A differenza della violenza domestica o di genere, il danno endofamiliare non richiede la presenza di condotte penalmente rilevanti. La sua natura è essenzialmente civilistica, e può manifestarsi anche in assenza di reati, ma come violazione dei doveri di solidarietà familiare. Mentre la violenza domestica porta spesso a misure penali o cautelari, il danno endofamiliare può fondare una domanda risarcitoria per danno non patrimoniale.

Il danno endofamiliare può sorgere:

  • nei rapporti tra coniugi o ex coniugi;
  • tra genitori e figli;
  • tra conviventi;
  • in alcune situazioni anche tra altri familiari conviventi.

Le condizioni per il riconoscimento, premessa necessaria per il risarcimento del danno endofamiliare

 

Affinché il danno endofamiliare sia riconosciuto:

  • deve essere provata la violazione di un dovere giuridico familiare;
  • deve emergere un pregiudizio concreto e serio a carico di chi ha subito il danno (non basta il semplice disagio);
  • è necessaria la valutazione del giudice civile sulla gravità e sulle conseguenze del comportamento che ha causato il danno.

Tabella esemplificativa: Casi concreti di danno endofamiliare

Tipo di relazione Esempio di condotta Possibile pregiudizio riconoscibile
Coniugi Umiliazioni costanti in ambito domestico Lesione della dignità e del benessere psichico
Ex coniugi Denigrazione sistematica davanti ai figli Danno all’immagine e alla relazione genitoriale
Genitore Figlio Rifiuto di adempiere ai doveri educativi Pregiudizio allo sviluppo psico-affettivo
Figlio Genitore Abbandono affettivo e materiale Danno relazionale ed esistenziale
Conviventi Mancata contribuzione alla vita comune Danno patrimoniale ed esistenziale

 

Tutele giuridiche e risarcimento per danno endofamiliare o esistenziale

 

In presenza di danno endofamiliare ed esistenziale, attraverso un’azione civile davanti al Tribunale ordinario, provando la violazione dei doveri familiari e il pregiudizio subito nel contesto di separazione coniugale, affidamento dei figli, nell’ambito più generale delle relazioni familiari, nella relazione genitore figlio la vittima può:

  • agire in sede civile per ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale;
  • presentare domanda risarcitoria del danno endofamiliare nel contesto di un procedimento di separazione o divorzio;
  • ottenere misure accessorie come l’affidamento esclusivo dei figli o limitazioni nella frequentazione.

Il danno endofamiliare rappresenta una forma subdola ma giuridicamente rilevante di violazione dei diritti della persona all’interno della famiglia. Il riconoscimento di questo danno permette di tutelare situazioni in cui l’abuso non si esprime attraverso la violenza fisica, ma attraverso atteggiamenti lesivi, costanti e reiterati.

Lo Studio Legale Sagone, attivo a Torino e provincia, offre supporto legale per valutare la presenza di condotte risarcibili e accompagnare il cliente nella tutela dei propri diritti

 

Per consulenze personalizzate, contatta il nostro studio legale, compila il modulo. Siamo qui per proteggere i tuoi diritti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Privacy Policy Termini e Condizioni