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Piano Genitoriale. Guida per la co-genitorialità responsabile

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La co-genitorialità è un concetto che sta diventando sempre più importante in Italia, grazie anche alle modifiche delle procedure di divorzio introdotte dalla riforma Cartabia, tra le quali l’obbligo di stilare un piano genitoriale in caso di separazione dei genitori.

In seguito a situazioni di separazioni e divorzio, infatti, sono molteplici le difficoltà che gli ex coniugi sono tenuti ad affrontare, alcune di tipo concreto come la divisione dei beni e l’affidamento dei figli altre di tipo emotivo, come il senso di solitudine, rabbia e malinconia che spesso sono difficili da gestire. Queste questioni sono in realtà molto connesse tra loro: una buona capacità di gestione delle emozioni rende più semplice l’organizzazione delle necessità più concrete e viceversa. Il piano genitoriale è quindi uno strumento fondamentale per garantire una genitorialità condivisa e responsabile tra i due genitori, quando la convivenza non è più possibile e la co-genitorialità, un’opzione ideale per garantire ai figli una genitorialità condivisa e partecipata. Per rendere questo possibile, è importante avere un piano genitoriale chiaro e dettagliato, che definisca le responsabilità e le attività dei genitori e dia priorità al benessere dei bambini. 

In questo articolo, in particolare, esploreremo l’importanza del piano genitoriale introdotto dalla riforma Cartabia, che comporta una minuziosa organizzazione della vita quotidiana con i figli e permette ai genitori di svolgere la propria funzione nel migliore dei modi e di evitare problematiche rispetto alla propria responsabilità genitoriale, che talvolta è difficile da sostenere specie in situazioni particolarmente conflittuali.  

 

In cosa consiste la responsabilità genitoriale e la co-genitorialtà

 

La genitorialità condivisa comprende tutti i doveri dei genitori nei confronti dei figli, e comprende il diritto – dovere – all’istruzione, all’educazione e al mantenimento dei minori. In Italia, la responsabilità genitoriale è di entrambi i genitori, salvo situazioni di abuso o negligenza nell’esercizio della stessa che possono portare alla sospensione della responsabilità genitoriale. 

In caso di separazione e divorzi, nella maggior parte dei casi l’affidamento dei figli è condiviso e questo comporta l’esigenza di comunicazione tra i genitori e la capacità di accordarsi tra loro rispetto all’organizzazione per la cura e l’educazione dei figli, la gestione del loro tempo libero o del tempo di permanenza con ciascun genitore. Questo non è sempre facile, in particolare nelle situazioni conflittuali, nelle quali spesso capita che i genitori siano talmente presi dalla loro rabbia e rancore verso l’ex partner da non riuscire a ragionare con l’altro neanche in merito al benessere dei propri figli. È proprio per questo che durante l’iter giuridico è data rilevanza all’organizzazione in merito alle questioni più importanti che riguardano la gestione dei figli, attraverso il piano genitoriale. Pensare e scrivere insieme limita il conflitto, in particolar modo se aiutati da un professionista di fiducia che possa mediare nei disaccordi. Attraverso la mediazione familiare si crea un patto tra i genitori fondamentale per le famiglie in quanto: 

  • Fornisce un quadro di riferimento per i genitori in caso di separazione o divorzio, infatti li tutela rispetto ad eventuali incomprensioni o possibilità di contrasti;   
  • Favorisce la tutela dei minori; 
  • Favorisce il benessere emotivo e psicologico dei figli, riducendo i litigi dei genitori per i quali i bambini si sentono spesso colpevoli;
  • Facilita la collaborazione tra i genitori nell’interesse dei figli.

 

Il piano genitoriale nella Riforma Cartabia

 

La recente Riforma Cartabia ha introdotto importanti cambiamenti nel diritto di famiglia, tra cui il piano genitoriale. La riforma Cartabia prevede che, nei casi di separazioni coniugali, al ricorso sia allegato un piano genitoriale che indichi gli impegni dei figli minori e l’organizzazione dei genitori in merito a questi. La riforma prevede anche le sanzioni al genitore che non rispetta il contenuto del piano genitoriale e le determinazioni sull’affidamento dei figli e l’esercizio della responsabilità genitoriale, tanto che può essere condannato all’ammonimento, al pagamento di una somma di denaro a titolo risarcitorio o al pagamento di una sanzione amministrativa fino a 5.000 euro. In sostanza, quindi, il piano genitoriale è un accordo tra genitori separandi che disciplina la genitorialità condivisa.

Questo è un lavoro aggiuntivo rispetto a quanto siamo abituati ed è quindi importante comprenderne le motivazioni e trovarne le risorse, in modo da farlo il più consapevolmente possibile. 

Arrivare a costruire un piano genitoriale a seguito di una separazione, specialmente se conflittuale, è un lavoro che può aiutare i genitori a far chiarezza sui loro ruoli e a mettere da parte i conflitti a favore della crescita dei loro bambini e ragazzi. Capita spesso, infatti, che a seguito di separazioni i sentimenti di vendetta e rancore nei confronti dell’ex oscurino la mente e non permettano di vedere le priorità, anche se queste sono rappresentate dai propri stessi figli.

 

Vendetta e violenza mitigati dalla condivisione delle decisioni

 

Fare chiarezza rispetto alla condivisione delle decisioni e ridurre la conflittualità è fondamentale affinché sia possibile gestire le emozioni disturbanti quali rabbia, rancore, risentimenti e desiderio di vendetta ed evitare che questi possano diventare degli agiti veri e propri e trasformarsi in episodi violenti che rischiano di inficiare la capacità genitoriale, ossia l’insieme di capacità che i genitori hanno per poter offrire al minore le cure adeguate, riconoscere i suoi bisogni e di offrire contenimento affettivo, limiti, regole. Tra le altre, una delle capacità più importanti per mantenere il benessere psico fisico dei figli è quello di mantenere nella mente del bambino una sana immagine dell’altro genitore, cooperando con lui. Nel caso in cui, dunque, i genitori siano talmente arrabbiati da screditare l’altro in presenza del minore, viene meno una capacità genitoriale fondamentale e si rischia, se sfocia in atti violenti, di perdere la responsabilità genitoriale sul proprio bambino. È questo il motivo fondamentale per cui è importante affidarsi a professionisti esperti e capaci di aiutare le persone a restare a galla e ad aver chiare le priorità in momenti così faticosi della vita. 

 

Caratteristiche del piano genitoriale nella Riforma Cartabia

 

Il piano genitoriale nella Riforma Cartabia prevede che ogni genitore riferisca gli impegni dei figli relativi alla scuola, alle attività extra scolastiche, alle vacanze, alle frequentazioni abituali e a tutto ciò di importante che riguarda i minori. Oltre a questo è necessario riportare i tempi di permanenza dei figli con ogni genitore ed eventuali altri adulti che si prendono cura di loro. Il piano deve essere concordato tra i genitori, e questo comporta diversi vantaggi, tra i quali citiamo:

  • La promozione di una maggiore collaborazione tra i genitori;
  • La tutela dei diritti dei figli e dei genitori;
  • La possibilità di adattare il piano genitoriale alle esigenze specifiche delle famiglie.

Il piano genitoriale previsto dalla Riforma Cartabia rappresenta uno strumento essenziale per garantire il benessere dei figli e la collaborazione tra i genitori nei casi di separazione.  Infatti, aiuta i genitori a non concentrarsi sulle ragioni del dissenso ma a concentrarsi sulle esigenze concrete ed emotive dei figli per cercare di modificare il meno possibile il ritmo quotidiano a cui il bambino era abituato. Nel piano genitoriale come previsto dalla riforma Cartabia, non è più sufficiente specificare i giorni in cui il minore sarà da uno o dall’altro genitore e le questioni relative a cura ed educazione ma sarà organizzata tutta la quotidianità del bambino, anche le attività extrascolastiche, gli incontri con gli amici, le vacanze. Anche nei casi in cui i genitori vivano distanti viene formulato il piano genitoriale (chiamato piano genitoriale a lunga distanza) che, tra le altre cose già citate, regola le telefonate tutelando la privacy del minore mentre è al telefono con il genitore lontano e garantisce che entrambi i genitori siano informati della quotidianità del figlio. 

 

Differenza tra mediatore familiare e coordinatore genitoriale. Quando intervengono nei casi di eccessiva conflittualità tra genitori in via di separazione

 

È fondamentale che le famiglie siano informate e consapevoli dell’importanza di questi strumenti e delle nuove normative che li riguardano, in modo da poterne giovare il più possibile. Se ben utilizzato, questo piano dovrebbe diminuire la conflittualità tra i coniugi ed evitare inutili controversie. Se, comunque, fosse difficile per i genitori mettere da parte i conflitti per scrivere il piano genitoriale, la riforma Cartabia propone la possibilità di rivolgersi ad un mediatore familiare che li accompagni nella stesura dei punti, che li sostenga nelle criticità e che li aiuti a trovare punti di incontro.

Se anche la mediazione non ha successo per via di una conflittualità eccessivamente elevata, può entrare in gioco, su decisione del giudice, il coordinatore genitoriale che lavora con la coppia genitoriale e con gli avvocati delle parti, facendo rete con tutte le persone che si occupano del minore (insegnanti, referenti di attività extrascolastica, operatori del sistema socio – sanitario) per salvaguardare la relazione tra i genitori con il fine di prevenire gravi danni sulla prole. Infatti, i bambini che sono immersi in situazioni di conflitto tanto elevate, che assistono ad atti di violenza fisica o verbale, rischiano di sviluppare psicopatologie come ansia e depressione, difficoltà relazionali e sociali, bassa autostima, aggressività, disturbi del sonno e altri. 

 

Il sostegno psicologico nei casi di separazione e divorzio

 

È consigliabile durante il percorso di separazione iniziare un percorso di sostegno psicologico individuale per i genitori e per i figli che possa aiutare ogni soggetto nella propria unicità a superare il momento nel modo migliore ed evitare le conseguenze di cui abbiamo parlato in questo articolo. In base alla persona e all’età il percorso verrà adattato e aiuterà a tollerare le inevitabili frustrazioni, ansia, paura che si creano durante momenti di vita così delicati e difficili per tutti.



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