Quando i genitori si separano, per i figli non è mai facile adattarsi alla nuova situazione che inevitabilmente modificherà abitudini e quotidianità. Se i genitori si mostrano sufficientemente capaci di gestire il cambiamento e aiutare i figli, senza coinvolgerli nel loro conflitto e sostenendoli nel mantenimento delle relazioni con entrambe le famiglie di origine, certamente per i bambini più piccoli sarà più semplice accettare il cambiamento e viverlo con maggiore serenità e disponibilità. Qualora, invece, il conflitto genitoriale è talmente acceso da ostacolare l’accesso del figlio all’altro genitore, ad una delle famiglie di origine o ai nonni da parte di padre o di madre, per i bambini sarà più complesso gestire la nuova situazione e potrebbero andare incontro a seri rischi evolutivi. Per questo per legge, gli ex devono garantire ai nonni il diritto di poter visitare i nipoti
Quando i genitori si separano. Impatto sui figli e i rischi evolutivi dei bambini in situazioni conflittuali
I bambini che vivono situazioni conflittuali in famiglia hanno maggiore probabilità, rispetto ai coetanei, di manifestare difficoltà comportamentali, relazionali ed emotive sperimentando stati di ansia, senso di insicurezza, bassa autostima che possono generare stati di aggressività e/o depressione. Spesso i genitori coinvolti nella dinamica di separazione e divorzio espongono i figli a dinamiche di manipolazione e triangolazione, compromettendo la loro capacità di sviluppare relazioni sane e significative. È molto importante mantenere le relazioni con entrambe le figure genitoriali, le loro famiglie, zii e cugini, e i nonni, per permettere al bambino di sentirsi amato dalla propria famiglia e non vivere sentimenti di colpa rispetto al conflitto. In particolare, i nonni per i nipoti sono spesso molto preziosi e la malaugurata recisione del legame con loro, improvvisamente e per questioni legate ai conflitti tra i genitori, può essere molto dannosa.
Il ruolo prezioso dei nonni, l’interesse prevalente del minore e le tutele dell’ordinamento giuridico
La legge italiana riconosce l’importanza delle relazioni familiari estese, compreso il legame tra nonni e nipoti, e prevede specifiche prescrizioni normative per tutelare l’interesse superiore del minore ed il diritto dei nonni ad avere rapporti significativi con i nipoti. In caso di violazione del diritto dei nonni ad avere rapporti significativi con i nipoti, ci si può rivolgere agli avvocati per attivare gli strumenti legali per garantire il mantenimento di questo rapporto fondamentale i cui principali sono.
- Articolo 317 bis del Codice Civile: Questo articolo stabilisce che i nonni hanno il diritto di mantenere rapporti significativi con i propri nipoti. Se uno o entrambi i genitori ostacolano ingiustificatamente queste relazioni, i nonni possono rivolgersi al Tribunale per i Minorenni per chiedere un provvedimento che ripristini il diritto di visita. Il tribunale, valutando il superiore interesse del minore, può stabilire modalità di incontro e contatto tra nonni e nipoti.
- Intervento del Giudice Tutelare: In situazioni di conflitto particolarmente accese, i nonni possono anche rivolgersi al Giudice Tutelare, che ha il compito di vigilare sull’interesse del minore e può emanare ordini temporanei per regolare i rapporti tra nonni e nipoti. Questo intervento può includere l’ordine di incontri supervisionati o altre misure che garantiscano il benessere del minore.
- Mediazione Familiare: La legge promuove l’uso della mediazione familiare come strumento per risolvere conflitti e promuovere la comunicazione tra le parti. I nonni possono richiedere la mediazione per negoziare e raggiungere accordi consensuali con i genitori dei nipoti, facilitando così il mantenimento dei rapporti familiari in un ambiente meno conflittuale.
Provvedimenti Giudiziari e Tutela dell’Interesse del Minore
Se le misure di mediazione e le richieste al Giudice Tutelare non portano a risultati soddisfacenti, i nonni possono chiedere un intervento diretto del tribunale. Il giudice può emanare provvedimenti che obbligano i genitori a permettere i contatti tra nonni e nipoti, e in caso di inottemperanza, possono essere previste sanzioni per i genitori che violano tali disposizioni. In ogni caso, le decisioni del tribunale e del Giudice Tutelare devono essere orientate al principio della tutela e salvaguardia del superiore interesse del minore, come stabilito dall’articolo 337 ter del Codice Civile. Questo principio guida tutte le decisioni relative alla tutela del minore, assicurando che i provvedimenti adottati siano volti a promuovere il suo benessere emotivo e psicologico.
I doveri e le prescrizioni per i nonni nel rapporto con i nipoti. Comunicazione e attività condivise tra nonni e nipoti
Anche i nonni hanno delle prescrizioni da osservare. Dal punto di vista psicologico, è importante che i nonni mantengano una comunicazione aperta e sincera nei confronti dei nipoti, esercitandosi ad ascoltare le loro emozioni anche negative e facendoli sentire importanti e non causa di litigi. Nonni e nipoti, possono condividere insieme molte attività ludiche e ricreative, che consentano il rafforzarsi del legame nonostante le difficoltà e che permettano di avere degli interessi comuni. Inoltre il coinvolgimento dei nonni nella vita quotidiana dei nipoti, come le attività scolastiche, sportive, ricreative, dimostra ai bambini l’interesse nei loro confronti. È altresì importante che i nonni mantengano aperta la collaborazione con entrambi i genitori del nipote, rispettando le loro opinioni e scelte educative.
Il supporto psicologico e la mediazione familiare
Certamente, la buona volontà e l’amore per i nipoti non sempre sono sufficienti per mantenere legami importanti e per creare un ambiente sano e sereno. La separazione dei genitori può avere un impatto significativo sui bambini ed a volte è necessario l’intervento di un professionista psicologo. I bambini spesso provano emozioni intense come tristezza, rabbia, confusione e paura durante la separazione dei genitori. La presenza dei nonni può essere un fattore di stabilità, ma anche una fonte di stress se ci sono conflitti tra le parti coinvolte. In questo caso è importante stabilire dei limiti chiari a tutela dei minori. Lo psicologo promuove una comunicazione aperta tra tutte le parti coinvolte e aiuta ogni membro a superare le sfide emotive che una separazione porta con sé. Attraverso un sostegno psicologico è possibile essere maggiormente consapevoli delle emozioni provate e si possono imparare strategie che aiutino nella gestione delle emozioni più difficili da tollerare. Oltre al sostegno individuale, può essere molto utile il sostegno genitoriale per consentire ai genitori di elaborare e risolvere i conflitti tenendo fuori i bambini o la mediazione familiare, dove tutti i membri insieme possano collaborare e comprendersi a vicenda. L’obiettivo sarà quello di ripristinare la fiducia tra i diversi membri della famiglia e permettere a genitori, nonni e bambini di vivere serenamente la quotidianità.
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